Un test per saperne di più sul nostro stato di salute
L’Indice di Stress Ossidativo
Stress ossidativo, un termine di cui sentiamo parlare spesso, ma il cui significato rimane ancora un mistero per molte persone soprattutto per il valore che riveste in ambito biologico e medico.
Gli effetti nocivi dei radicali liberi ROS ( specie reattive dell’ossigeno) e RNS ( specie reattive derivate dall’azoto) causano un potenziale danno biologico, chiamato rispettivamente stress ossidativo e stress nitrosativo. I ROS sono generati nel normale metabolismo aerobico (respirazione cellulare) a livello dei mitocondri, organelli cellulari responsabili dell’ ossidazione del glucosio e produzione di ATP (fonte primaria di energia del nostro organismo ) .
Sotto stress psico-fisico vi può essere un aumento della formazione di ROS tra cui ricordiamo il perossido di idrogeno ( H2O2 o acqua ossigenata), l’ anione superossido ( O2-) il radicale ossidrilico ( – OH ). La forma principale di RNS include l’ossido nitrico (NO) e il perossinitrito (ONOO−).
I radicali liberi sono potenti iniziatori della perossidazione lipidica ( aggressione chimica dei grassi che costituiscono le membrane cellulari) il cui ruolo è ben consolidato nella patogenesi di molte malattie. Una volta iniziata la perossidazione lipidica, si verificherà una propagazione di reazioni a catena fino alla produzione di prodotti finali con potente azione ossidativa che vengono accumulati nei fluidi biologici. Il DNA è molto sensibile all’ossidazione dei radicali liberi ; l’ossidazione del DNA può causare mutazioni funzionali nelle proteine strutturali ed enzimatiche, che possono portare ad un impatto sostanziale nella genesi di numerose malattie. Oltre ad uno squilibrio nella produzione di agenti ossidanti durante la respirazione cellulare, la produzione di ROS può essere innescata da numerosi fattori esterni: inquinamento, fumo di sigaretta, farmaci, eccesso di alcol, metalli pesanti, radiazioni.
Il nostro organismo ha dei potentissimi sistemi di difesa ( agenti antiossidanti) nei confronti dei radicali liberi, tra cui numerose vitamine ( A, C, E) ed enzimi cellulari ( superossido dismutasi, glutatione perossidasi, coenzima Q10, NADH), oltre all’acido urico e proteine come albumina, ferritina, transferrina, lattoferrina e ceruloplasmina. Un importante ruolo contro l’ossidazione è svolto dai flavonoidi e dagli omega 3-6 introdotti con la dieta.
Il bilanciamento tra radicali liberi ed agenti antiossidanti determina il livello dello stress ossidativo.
Se vi è uno squilibrio a favore dei processi ossidativi possiamo avere danni a livello delle proteine ( alterato funzionamento delle reazioni enzimatiche), dei lipidi ( danno a livello delle membrane cellulari), dei carboidrati ( alterazioni dell’equilibrio glicemico) ed effetti di mutazione a livello del DNA.
Lo stress ossidativo è correlato a numerose patologie degenerative e metaboliche, oltre a tutti i fenomeni legati all’ invecchiamento cellulare: aterosclerosi, cardiopatia ischemica, infarto del miocardio, ipertensione arteriosa, ictus , patologie autoimmuni, artriti, danno da farmaci, danni da fumo di sigaretta, BPCO, fibrosi polmonare, enfisema, morbo di Alzheimer, Morbo di Parkinson, sclerosi multipla, distrofia muscolare, diabete mellito, pancreatite, cirrosi epatica, insufficienza renale cronica (danno da dialisi), tumori. Tutte patologie in cui il danno legato ai radicali liberi, pur non rappresentando sempre la causa principale del processo patologico, partecipa al mantenimento ed all’aggravamento dello stesso.
L’ossidazione cellulare è in stretta relazione con i fenomeni infiammatori. L’infiammazione è il processo tramite il quale l’organismo combatte e ripara i danni organici grazie al nostro sistema immunitario; durante una reazione infiammatoria i globuli bianchi producono grandi quantitativi di ROS ( difesa contro gli agenti patogeni), i quali a loro volta amplificano la reazione flogistica tramite l’incremento di mediatori chimici chiamati citochine, fino ad un quadro di infiammazione cronica e di danno tissutale nel momento in cui sistemi antiossidanti non riescono a mantenere l’equilibrio redox ( equilibrio di ossido-riduzione).
Come difendersi dallo stress ossidativo?
- Esercizio fisico
moderato ma costante, cercando di evitare sforzi eccessivi che favoriscano la produzione di ROS per un’eccessivo consumo di glucosio; - Dieta
riduzione degli zuccheri e dei carboidrati raffinati ad alto indice glicemico (aumento del rischio di sviluppare diabete mellito), degli acidi grassi (in particolare dei grassi saturi) e della carne rossa; aumento di frutta secca, olio di oliva (ricco di tocoferolo – vit E) e semi oleosi, cereali integrali, vegetali (specialmente crudi), pesce (ricco di omega 3 e proteine antiossidanti). Da non dimenticare il potenziale antiossidante del tè verde e del cacao (catechine); - Integrazione
vitamina A, C, E, gruppo delle vitamine B per facilitare la respirazione cellulare, polifenoli, omega 3-6, acido lipoico, coenzima Q10, glutatione, melatonina, N-Acetilcisteina, NADH, rame, zinco e selenio. L’integrazione funzionale deve essere stabilita dal medico dopo opportune valutazioni cliniche ed esami di laboratorio, in quanto l’assunzione non controllata degli oligoelementi può avere effetti nocivi e pro-ossidanti; - Controllo del peso corporeo
Il tessuto adiposo in eccesso provoca un aumento dei ROS a causa del suo stato infiammatorio cronico, oltre a favorire l’ insorgenza di insulino-resistenza e diabete mellito - L’ozonoterapia
sistemica sfrutta la capacità di indurre la produzione di antiossidanti da parte delle cellule, in particolar modo a livello vascolare e rappresenta un validissimo strumento in grado di ridurre lo stress ossidativo ed i danni da esso derivanti.
Per calcolare lo stato di ossidazione cellulare del proprio organismo è necessario sottoporsi a specifiche analisi del sangue per il dosaggio di vitamine, coenzimi e minerali. Oggi è possibile il calcolo preciso dell’Indice di Stress Ossidativo grazie ad un test che permette di valutare direttamente la quantità di radicali liberi nel sangue e la capacità del nostro plasma di inattivare tali sostanze, mediante l’azione dei sistemi antiossidanti.
Grazie a questo test, che eseguo personalmente presso il mio studio, abbiamo la possibilità di valutare il livello di ossidazione dell’organismo e di approntare la giusta strategia terapeutica finalizzata alla riduzione dei radicali liberi, con tutte le conseguenze positive sulla nostra salute.